L’estate ¨¨ la stagione delle vacanze, del mare e del sole. Dell’esposizione al sole non si deve per¨° abusare perch¨¦ le radiazioni ultraviolette sono la principale causa di tumori della cute e costituiscono il principale fattore di rischio per il
melanoma cutaneo. Negli ultimi 15 anni i casi di
melanoma, il tumore della pelle che si nasconde sotto le sembianze di un neo, sono pi¨´ che raddoppiate. Oggi sono oltre 100.000 gli italiani colpiti dalla malattia, con oltre 10.000 nuove diagnosi all’anno
1. Troppi, per un
tumore della pelle che, in genere, si pu¨° prevenire bene.
I
nei, o
nevi – spiega il
dott. Giuseppe Albertini, specialista in
Dermatologia e Allergologia presso il
Salus Hospital di
Reggio Emilia – sono macchie della pelle dovute all’accumulo di melanociti, le cellule che producono melanina, vale a dire il pigmento responsabile del colore della pelle e dell’abbronzatura. ? vero che i nei rappresentano un’anomalia della pelle, ma sono del tutto fisiologici, alcuni sono presenti fin dalla nascita (nevi congeniti), altri compaiono nel corso della vita.
I
nevi benigni sono in genere inferiori a mezzo centimetro di larghezza, hanno una forma tondeggiante con contorni definiti. Il loro colore va dal rosa al marrone scuro, e la quasi totalit¨¤ dei nevi benigni presenti sulla pelle ¨¨ completamente innocua.
I nevi atipici, noti anche come
nevi displastici, sono invece nevi dall’aspetto insolito che hanno caratteristiche irregolari al microscopio. Sebbene benigni, meritano una maggiore attenzione perch¨¦ possono degenerare e dare vita a un aggressivo
tumore della pelle: il
melanoma. Questa trasformazione pu¨° avvenire spontaneamente ma sollecitazioni esterne, come l’esposizione ai raggi UV, tendono a favorirla in soggetti predisposti.
Il
melanoma ¨¨ un tumore maligno della pelle che origina dai melanociti. Si forma in genere sulla cute apparentemente sana oppure pu¨° svilupparsi su un neo preesistente. Nella fase iniziale il melanoma pu¨° essere difficile da riconoscere a prima vista in quanto pu¨° presentare le stesse caratteristiche di un neo. Quando cambia forma e colore spesso si ¨¨ in presenza di un melanoma.
A prima vista, pu¨° essere difficile vedere come un nevo atipico differisca da uno normale. Gli aspetti morfologici da valutare nell’autoesame sono riassunti in cinque lettere
ABCDE:
- A: Asimmetria - irregolarit¨¤ di forma. Se una parte del nevo ¨¨ diversa dall’altra
- B: Bordi - bordi irregolari, frastagliati
- C: Colore - scuro o non uniforme con sfumature nell’ambito dello stesso nevo
- D: Dimensione - maggiore di 6 mm di diametro
- E: Evoluzione - elevazione, soprattutto se fissi, a crescita verticale con tendenza a rapida evoluzione.
I
fattori di rischio che possono portare allo sviluppo del
melanoma possono essere individuali oppure legati all’ambiente e allo stile di vita:
- Fattori individuali: storia familiare o personale di melanoma, carnagione molto chiara, presenza di un numero elevato di nevi (>50) soprattutto se atipici e chi tende a sviluppare efelidi o a scottarsi facilmente al sole.
- Fattori ambientali: l’esposizione incongrua alla luce solare, l’esposizione a radiazioni artificiali (lettini e lampade abbronzanti) e il mancato o errato utilizzo delle creme di protezione solare durante lunghe esposizioni.
L’attenzione a tutte le alterazioni sospette della pelle ¨¨ importante: la
diagnosi precoce ha un ruolo fondamentale nella prevenzione del melanoma differenziandoli dai nei benigni e dalle altre
neoplasie cutanee. Il principale campanello di allarme ¨¨ il cambiamento nell’aspetto di un neo preesistente o la comparsa di una nuova lesione: se un neo sembra crescere rapidamente, oppure presenta bordi irregolari o asimmetrie di forma e colorazione, ¨¨ bene effettuare un controllo pi¨´ approfondito da uno specialista.
Solitamente il dermatologo effettuer¨¤ una
dermatoscopia, o
epiluminescenza, che consente l'osservazione delle strutture interne che caratterizzano la sospetta lesione. Dopo visite dermatologiche in genere annuali, nel caso di nei multipli atipici si dovr¨¤ eseguire un follow-up e quindi si effettuer¨¤ la
mappatura dei nevi sparsi per tutto il corpo. Questa rappresenta un supporto per la diagnosi precoce, viene utilizzata una telecamera - videodermatoscopio digitale - collegata a un computer, in modo da poter analizzare ogni neo in ogni sua parte e ottenere appunto una “mappa” personalizzata di ogni paziente, in cui archiviare le immagini della pelle visionate. Questi documenti personalizzati potranno essere usati per confrontare i nei a distanza di tempo.
Quando il neo ¨¨ considerato a rischio l’asportazione chirurgica ¨¨ la via da percorrere. Se il
melanoma ¨¨ allo stadio iniziale, sar¨¤ sufficiente l’asportazione del solo neo con una piccola parte di tessuto circostante, con una percentuale di guarigione pressoch¨¦ totale. Se lo spessore del tumore ¨¨ maggiore, si procede anche alla biopsia (asportazione) del linfonodo “sentinella”, quello pi¨´ vicino, per vedere se contiene gi¨¤ cellule tumorali. Nel caso di melanomi metastatici si potranno effettuare test genetici ed eseguire terapie anche se la diagnosi precoce e la rimozione chirurgica rimangono i punti fondamentali.
- https://www.epicentro.iss.it/melanoma/